L'ho guardato la settimana scorsa in tv. Non mi riferisco a quello di A. Hitchcock del 1954, ma al remake del 1998 con Gwineth Paltrow e Michael Douglas.Partendo dal presupposto che non conosco l'originale per cui mi è impossibile fare un confronto tra i due, posso semplicemente dire che questo che ho visto è stato un film leggero, veloce e scorrevole... L'avevo già guardato qualche anno fa, tuttavia l'informazione non è subito riaffiorata alla mia mente, ma nel corso delle vicende e precisamente quando ho rivisto la scena in cui la protagonista lotta contro il suo aggressore e, per difendersi, lo uccide con un termometro per carni. In quel momento, come un flash, quell'immagine è riaffiorata tra i ricordi.
Lui è un ricco agente di borsa che vuole uccidere la moglie per impossessarsi dell'itero patrimonio, onde evitare la bancarotta. Lei, con un matrimonio alla deriva, si invaghisce di un presunto pittore, che altri non è che un pregiudicato con una serie di reati alle spalle. Si forma così un triangolo tra paure e ricatti, ma le cose non vanno come dovevano andare...
Complessivamente è stato un film medio. Ben annodata la trama, ma scarso nella souspance: a parte i minuti pratici in cui si svolge l'omicidio, ci sono davvero poche altre occasioni per rimanere con il fiato corto (forse nella scena all'interno del vagone del treno).
scritto da tuttoqui alle 11:57
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